In Germania il sistema tedesco, per l’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili, prevede una serie di fasi che portano al lavoro nei “Werkstätten für Menschen mit Behinderungen” (laboratori per persone disabili) ma non necessariamente nel mercato del lavoro.Questo é ancora un controsenso relativamente al sistema scolastico, dove sono state apportate delle modifiche, in rispetto alla legge della carta dei diritti dell’ONU, relativamente all’inclusione scolastica.
Dopo il percorso scolastico l’unica alternativa, per le persone disabili, sono i Werkstätten e una vita nelle case famiglie, che determina l’esclusione sociale. Una vita organizzata ma sicuramente separata dal mondo esterno.
Ne parlo qui su il Mitte e al nostro prossimo Evento su facebock il 25 Aprile.
Interverranno Amelia Massetti, Presidente di Artemisia ed Elke Janning, madre di un ragazzo di 35 anni affetto da una sindrome rara, che ha vissuto in Bassa Sassonia diverse discriminazioni per l’inserimento sociale e lavorativo del figlio, preferendo per questo spostarsi a Berlino.