“Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono.” Ezio Bosso.
Il 3 Dicembre 1992 l’ONU ha dato inizio alla Giornata Internazionale delle persone diversamente abili, che viene celebrata in tutto il mondo dal 2003. L’associazione Artemisia e.V., insieme all’ANPI – AWO Begegnungszentrum- Bezirksamt Friedrichshain-Kreuzberg – EMERGENCY Deutschland – IL MITTE – MiNA e.V – Rete Donne Berlino , ha dato il via ad un’iniziativa di sensibilizzazione e di azione, in cui si alternano, al dibattito sul tema dell’inclusione delle persone diversamente abili, attività di Musica, Teatro-improvvisazione, Arteterapia e cucina, perché nessuno venga lasciato indietro.
In questa giornata, tante associazioni per i diritti delle persone disabili e le loro famiglie, discutono su queste tematiche, e fanno un bilancio sui reali cambiamenti che sono stati attuati dalle varie nazioni, nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata da 192 paesi, firmata da 126 e ratificata da 49.
È un documento di grandissima importanza, per la promozione di una nuova cultura dei diritti umani che favorisca la partecipazione e l’inserimento socio-culturale delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Tutti i paesi firmatari della convenzione, devono adeguare le proprie strutture secondo i parametri sanciti dalla legge, e applicare le condizioni d’inclusione nella società, eliminando le barriere architettoniche promuovendo opportunità d’inclusione scolastica e lavorativa.
Rendere partecipi, di questa giornata, associazioni che non si occupano direttamente della disabilità, è il primo passo per creare una giornata inclusiva, in cui coloro che l’organizzano siano persone comuni che si occupano di tematiche relative ai diritti umani.
La cura delle persone è alla base di una società più sana, in cui i diritti delle persone più fragili siano collocati al centro, per costruire e formare delle persone umane e responsabili. La sensibilzzazione e partecipazione, a giornate come queste, accrescono la coscienza comune e valorizzano le persone nel rispetto delle reciproche diversità.
Abbiamo pertanto pensato di coinvolgere le persone diversamene abili e non, le loro famiglie, parenti o amici, con delle attività d’inclusione: Teatro-improvvisazione, Arteterapia, Musica africana, e cucina in comune. Insieme a queste attività verrà favorito il dibattito e lo scambio tra le varie organizzazioni sul tema dell’inclusione.
Qui l’articolo di Lucia Conti su IL MITTE