Di Amelia Massetti
Milena Rampoldi di ProMosaik ha intervistato Davide Fusco, giornalista non-vedente, che esprime il suo personale impatto con il tema dell’inclusione e quanto abbia influito nella sua crescita personale, nel sentirsi parte della società.
Per Davide il razzismo e la diversità sono le due facce della stessa medaglia. È il senso di appartenenza a qualcosa di altro, che crea un percorso talvolta discriminatorio, e da lì nascono le barriere che non permettono la comunicazione fluida tra le persone. Il concetto d’inclusione è quindi l’asse portante per costruire una società basata sui valori di pace e giustizia sociale.
Davide Fusco collaborerà con Promosaik a creare una versione Braille della favola contro la discriminazione e il razzismo, “Il coniglio e il topo” . Ho proposto a Milena Rampoldi e Davide questo proggetto, per favorire la produzione di libri di favole accessibili ai bambini non vedenti. La pratica della traduzione Braille, riferisce Davide, è largamente conosciuta in Italia. A Monza, esiste uno dei centri più apprezzabili in Europa, diretto dal presidente Unione Ciechi di Caserta, dove lavorano non esclusivamente persone non vedenti, e anche a Salerno ne esiste uno. L’Italia è in qualche modo fra i paesi più avanzati nella traduzione Braille. In ogni caso sarebbe da sviluppare, secondo Davide, la traduzione in Braille di molti libri in altre lingue, soprattutto nei paesi come la Turchia, l’Africa, l’Arabia Saudita, l’Asia, in paesi dove avviene in entità ridotta, relativamente al fabbisogno.
Davide Fusco vive in Italia, si è laureato nel 2015 in filologia moderna e attualmente sta facendo la specialistica. Da circa un anno ha iniziato a scrivere per un giornale online locale, e altri blog, trovando nella scrittura e in questa esperienza una prospettiva di lavoro che si addice al suo percorso di studio e di interesse personale.
Alcuni dei suoi articoli: caserta.zon.it
Qui l’intervista di Milena Rampoldi